N.B. in questa esercitazione vengono descritti tutti i comandi così come vengono visualizzati nell'interfaccia di TRADOS in spagnolo
Conoscenze previe necessaria per questa esercitazione:
Obbiettivi dell'esercitazione:
In questa esercitazione verrà spiegato brevemente il funzionamento di TagEditor, l'applicazione di TRADOS per la traduzione di testi contenuti in file codificati. Nel corso dell'esercitazione non ci sarà la possibilità di effettuare un vero e proprio esercizio di traduzione, ma verrà solamente descritto il funzionamento dell'applicazione in questione.
3.12.1. Il funzionamento di TagEditor
TagEditor
è un'applicazione di TRADOS studiata specificatamente per la traduzione dei testi contenuti in file scritti con linguaggi codificati come HTML o XML. È un'applicazione ideale, ad esempio per la traduzione delle pagine web, ma può essere utilizzato anche per la traduzione di file Office come file di PowerPoint o di Excel.
Perché tradurre i file codificati con TagEditor?
Per esemplificare questo concetto consideriamo la seguente linea di testo scritta in linguaggio HTML (HyperText Markup Language):
<FONT COLOR="BLUE">Questa è una <B>dimostrazione</B> di <I>testo codificato</I></FONT>
In questa linea i tag html <FONT COLOR="BLUE"> e </FONT>indicano l'utilizzo del colore blu per la visualizzazione del testo, i tag <B> e </B> indicano l'utilizzo del grassetto, e i tag <I> e </I> indicano l'utilizzo del corsivo. Il codice [è], inoltre, rappresenta una convenzione per rappresentare il carattere tipico dell'italiano e di altre lingue neolatine [è]. La riga, pertanto, se visualizzata in un browser web appare con il seguente aspetto:
Questa è una dimostrazione di testo codificato
Se dovesse essere tradotta con una delle altre applicazioni di TRADOS (magari copiandola in un file .rtf), le informazioni relative alla formattazione andrebbero irrimediabilmente perse. TRADOS, o un qualsiasi editor di testo, inoltre, non saprebbe cosa fare del codice [è]. Per ricreare la pagina web nella lingua di destinazione occorrerebbe riscrivere completamente i codici html.
Dal momento che nelle pagine codificate è quasi sempre più abbondante la quantità di codice che la quantità di testo effettivamente visualizzato sullo schermo, è evidente che una tale procedura non sarebbe assolutamente conveniente.
TRADOS TagEditor, consente da una parte, l'individuazione dei segmenti di testo da tradurre all'interno di un codice, dall'altra la possibiltà di inserimento, all'interno del segmento tradotto, dei tag negli stessi punti in cui si trovano nella pagina di partenza.
Per tradurre con TagEditor occorre per prima cosa aprire una memoria di traduzione con Translator's Workbench e successivamente aprire TagEditor. Questa applicazione si trova tipicamente nella cartella TRADOS 6.5 contenuta nella cartella Programmi del menù Start.
A questo punto occorre aprire un file codificato da caricare nell'applicazione per la traduzione. Per farlo selezionare l'opzione
Abrir
del menù
Archivo.
Nella finestra per la selezione del file ci sarà la possibilità di indicare diversi tipi di file da aprire, tra i quali file HTML, SGML, XML, file codificati con PageMaker e con QuarkXPress (software molto utilizzati in campo editoriale), file codificati con Microsoft PowerPoint e Microsoft Excel, etc. Nel caso in cui si scelga di tradurre dei file web come file HTML o XML, TagEditor chiederà di specificare la posizione di un file DTD (Document Type Definition), nel caso non riconosca la dichiarazione DOCTYPE contenuta nel codice della pagina. La finestra per la specificazione del file DTD è la seguente:
Figura 3.12.2.1. La finestra per la selezione del file DTD
Tramite il tasto
Agregar...
è possibile indicare se si desidera caricare un file DTD esistente (nel caso di pagine XML è fondamentale per il corretto riconoscimento del codice)
o se si desidera creare un nuovo file DTD contenente delle definizione tipiche.
Per la traduzione delle pagine HTML scritte senza utilizzare altri codici oltre a quelli indicati nelle definizioni internazionali specificate dal consorzio W3, è sufficiente creare un file DTD tramite l'opzione
Crear un archivo nuevo basado en la configuración predeterminada de HTML 4.0.
Questo file conterrà tutte le indicazioni dei tag standardizzati previsti nel linguaggio HTML 4.0
Il file DTD (di solito in formato .ini) creato verrà inserito nella lista dei file DTD selezionabili.
A questo punto sarà sufficiente selezionarlo e premere il tasto
Seleccionar.
A cosa serve questa operazione? Serve a far capire a TagEditor quali parti del testo sono codice e quali parti sono testo da tradurre. Un file DTD, infatti, contiene tutte le indicazioni relative a un determinato codice. Si tratta di una specie di grammatica di un dato linguaggio. Tramite questa "grammatica", TagEditor impara a riconoscere i singoli frammenti di codice e apprende a considerare come elementi di testo, tutti quegli elementi che non rientrano nei parametri della "grammatica".
La finestra di lavoro di Tag Editor ha il seguente aspetto:
Figura 3.12.2.2. L'ambiente di lavoro TagEditor e Translator's Workbench
Come si può notare il funzionamento di TagEditor è del tutto simile a quello delle altre applicazioni di TRADOS. L'unica differenza consiste nella presenza del codice all'interno della finestra della traduzione. I tag, che non sono contenuti all'interno di un segmento di testo verranno riportati da TagEditor automaticamente. Quei tag contenuti all'interno di un segmento (si tratta per lo più dei tag che indicano la formattazione o il riferimento incrociato legato a una stringa di testo), invece, dovranno essere posizionati dal traduttore. In questo il lavoro è facilitato dal fatto che TagEditor considera i tag come elementi placeable, cioè elementi non testuali. Questi potranno essere inseriti nel testo agevolmente come se si trattasse di numeri o misure tramite i tasti
Aplicar transferible anterior
,
Aplicar transferible actual
e
Aplicar transferible siguiente
.
In questo modo è possibile tradurre qualsiasi pagina codificata a patto che si abbia a disposizione un file DTD corretto.
ATTENZIONE: nel caso di pagine web (ma non solo!), dopo aver effettuato la traduzione occorre verificare l'esattezza dei link. Se un link, infatti, nel file di partenza, rimanda a una pagina scritta nella lingua di partenza, rimanderà a quella stessa pagina anche nel file di destinazione. Ciò implica un'incoerenza nella logica dell'intero sito web che si sta traducendo. Per evitare questo problema occorre, dopo la traduzione, modificare tutti i link e i riferimenti.
L'esercitazione è terminata
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