Tradurre le guerre

Wolfgang Borchert, Bertolt Brecht, Günter Eich

di Giovanni Nadiani
Testo integrale

I testi da me scelti per la lezione di 'sensibilizzazione' sul problema della guerra sono di tre degli autori tedeschi più noti e amati del Novecento: Bertolt Brecht, Günther Eich e Wolfgang Borchert. Trattandosi di testi lirici (nel caso dei due primi autori) o di prosa brevissima striata di poesia (nel caso di Borchert) è praticamente impossibile (e ingiusto) tentare di darne una breve sintesi.
Mentre Brecht è notissimo anche tra il pubblico italiano, in particolare come autore teatrale (meno conosciuta e apprezzata è la sua opera poetica che col passare del tempo sta ottenendo sempre più successo in ambito tedesco), e quindi anche agli studenti del 1° anno a cui si rivolgeva la lezione, i nomi e le opere di Günther Eich e Wolfgang Borchert, se si esclude la ristretta cerchia dei germanisti, sono pressoché ignoti al pubblico italiano (nemmeno gli studenti che avevano frequentato il liceo linguistico ne avevano mai sentito parlare). Nel caso di Eich c'è da dire, tra l'altro, che è tornato prepotentemente alla ribalta tra gli aderenti del cosiddetto popolo 'di Seattle' o 'altermondialista': la sua poesia qui presentata 'Seid Sand im Getriebe der Welt' (Siate sabbia nell'ingranaggio del mondo) ne è diventata una sorta di manifesto (ma anche di questo gli studenti erano all'oscuro).
Dopo aver brevemente 'contestualizzato' dal punto di vista storico-letterario i tre autori e averne tracciato una sommaria biografia, si è cercato di 'leggere' i loro testi, nati dalla tragica esperienza del nazismo e della conseguente Seconda Guerra Mondiale, nella loro valenza universale e a-temporale.
Nel caso di Brecht e Eich sono state, inoltre, lette e ascoltate nella recitazione degli stessi autori (mediante vecchissime ed emozionanti registrazioni radiofoniche), e quindi analizzate le due poesie 'An die Nachgeborenen' e 'Inventur'.
Nel caso della poesia 'An die Nachgeborenen' (Ai posteri), considerata il capolavoro di un nuovo tipo di poesia, che verrà recepito solo più tardi in ambito tedesco e mondiale, stranamente non disponibile in traduzione italiana, e in quello di 'Inventur' (Inventario), il manifesto della nuova generazione di scrittori reduci dalla Seconda Guerra Mondiale privi di ogni riferimento morale e materiale (molti di loro daranno vita al Gruppe 47), si è cercato di spronare gli studenti a una lettura 'in profondità' mediante la traduzione, benché la complessa questione della traduzione letteraria ovvero poetica fosse stata solo sfiorata durante il corso di traduzione del 1° anno 1ª lingua nell'ambito dello studio delle diverse tipologie testuali.

Fonti